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venerdì 21 febbraio 2014

L'aeroporto "Vincenzo Florio" di Birgi ha chiuso il 2013 con 1.878.557 passeggeri




Il 2014 sarà il banco di prova. L'aeroporto ha qualche certezza in più. L'accordo di co-marketing che coinvolge i Comuni e la Camera di Commercio è stato avviato e dà solidità alla nuova intesa triennale con Ryanair. Birgi ha chiuso il 2013 con 1.878.557 passeggeri. L'obiettivo ormai a portata di mano è quello di superare quota 2 milioni.

Uno studio di Uniontrasporti-Iccsai, curato per Unioncamere, conferma l'importanz! a di scali come quello trapanese: «Se venissero meno gli aeroporti italiani con traffico inferiore a 2 milioni di passeggeri ci sarebbe uno spostamento di ricchezza dalle aree meno sviluppate a quelle ricche, accentuando il divario economico e sociale già fortemente esistente nel nostro Paese». Sotto l'asticella di 2 milioni di passeggeri ci sono aeroporti come Alghero (1.563.908 passeggeri nel 2013), Brindisi (1.992.722 passeggeri), ma anche scali internazionali come Firenze che l'anno scorso ha registrato 1.983.268 passeggeri.

Lo studio aggiunge ulteriori dati. Birgi rappresenta uno scalo privilegiato per i turisti. Ne accoglie l'80% che intendono visitare la provincia di Trapani. E' una delle percentuali più alte. E a questo proposito Unioncamere aggiunge che «considerando l'attrattività turistica, la chiusura di questi aeroporti metterebbe a rischio almeno parte dell'ammontare di entrate derivanti dalla spesa del turismo in arrivo, pari a oltre un miliardo e 450 mil! ioni di euro. Il «Vincenzo Florio» è stato monitorato da uno s! tudio ad hoc, commissionato alla società Kpmg.

«Per fornire un'idea dell'impatto derivante dall'incoming aeroportuale tra il 2008 ed il 2011 nella provincia - aveva sottolineato l'Airgest, società di gestione di Birgi, presentando lo studio - si sottolinea come la sola spesa turistica diretta e il successivo Pil attivato sul territorio, ha veicolato nell'area oltre 900 milioni di euro».

Intanto c'è il bando di gara per la gestione del servizio aereo per il collegamento di Pantelleria con Trapani, Palermo e Lampedusa. Il servizio in regime di continuità territoriale decorrerà dal 1° luglio e avrà una durata di tre anni. Il sindaco Gabriele ha dichiarato: «Abbiamo raggiunto un buon risultato con la massima collaborazione del governo centrale che di quello regionale. L'Enac ha giocato un valido ruolo di supporto».

Il bando di gara esperito dall'Enac e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea il 13 febbraio scorso fa riferimento al decreto ministe! riale del 15 gennaio a firma dell'allora ministro delle Infrastrutture. Nel decreto si fa riferimento al capitolo di spesa nel quale lo Stato dispone le somme destinate a garantire la continuità territoriale nei collegamenti aerei per le isole minori della Sicilia dotate di scali aeroportuali e agli accordi fissati durante i tavoli di lavoro tenutisi al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a novembre. Nel decreto viene ribadita «la necessità di assicurare la continuità territoriale delle isole minori siciliane attraverso voli di linea adeguati, regolari e continuativi tra lo scalo di Pantelleria e gli scali di Trapani e Palermo e tra lo scalo di Lampedusa e quelli di Palermo e Catania».

Il termine per la presentazione delle offerte relative al nuovo bando triennale è fissato al 14 aprile. Il nuovo servizio decorrerà dal 1° luglio, il giorno successivo al termine della proroga concessa alla Darwin airlines. Il costo è di circa trenta milioni di euro. Infine, è stato trovato un accordo tra la Darwin e la Dat, società lituana per il collegamento con Trapani. Due giorni fa i due voli sono di nuovo saltati dopo che la spagnola Helitt se ne era andata. Il collegamento con la lituana Dat sarà effettuato con aerei Atr da 48 posti. Martedì difficoltà anche per il volo da Palermo. Quello della mattina è stato cancellato per il forte vento di scirocco. L'aereo, arrivato sui cieli dell'isola, è ritornato indietro.

Di turismo si occupa anche il Comune di Favignana che ha ottenuto il via libera dalla Provincia per utilizzare, in comodato d'uso, la «Pensione dei Fenici» di Levanzo, che è stata più volte messa sul mercato senza trovare acquirenti. Si tratta di una struttura alberghiera che l'amministrazione comunale intende sfruttare a fini sociali. L'accordo non blocca le procedure di vendita, anche se le prossime scelte saranno affidate al neo commissario Antonio Ingroia.

Fonte: Lasicilia.it

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